Il mio metodo

La Psicoanailsi della Relazione

Il mio lavoro si fonda sulla Psicoanalisi della Relazione, che pone al centro la presenza a sé stessi e la qualità della relazione terapeutica come strumenti essenziali per favorire la consapevolezza e la riscoperta di sé. Non si mira al cambiamento, ma alla possibilità di ri‑scoprire e ri‑significare la propria esperienza. Ogni percorso nasce dall’ascolto profondo e non giudicante della storia unica della persona e si sviluppa in un dialogo autentico, in cui terapeuta e paziente condividono la ricerca di nuovi significati attraverso la continua rielaborazione di una storia personale sempre in divenire.

A questo approccio integro il mio interesse per lo Zen e la mindfulness, pratiche che si fondano sulla consapevolezza del momento presente, sull’accoglienza non giudicante e sull’apertura all’esperienza interiore. Queste pratiche favoriscono uno sguardo curioso e partecipe, che sa fermarsi nell’esperienza e lasciarsi toccare dalla sua complessità, promuovendo un incontro più pieno e autentico con sé stessi e con gli altri.

Immagino ogni processo terapeutico come corde tese tra passato, presente e futuro: le esperienze si sfiorano e si richiamano, entrando in risonanza e generando vibrazioni nuove. La relazione terapeutica funge da cassa armonica, accogliendo e amplificando queste risonanze e permettendo loro di espandersi, trasformarsi e aprirsi a nuove possibilità di consapevolezza.

Questo metodo — che intreccia Psicoanalisi della Relazione, Zen e mindfulness — si radica nei principi della Teoria della Complessità, che ci invita a riconoscere come tutto sia interconnesso: ogni emozione, relazione, scelta ed evento fanno parte di una rete dinamica in continua evoluzione. Ogni elemento è relazione e vive nella relazione, influenzando e venendo influenzato da ciò che lo circonda, in un gioco incessante di scambi e trasformazioni che rende unico il percorso di ciascuno.

Nel lavoro terapeutico questo significa accogliere e rispettare la complessità della persona in tutte le sue sfaccettature, senza giudizio e senza ridurla a schemi rigidi o lineari. La terapia diventa così uno spazio di esplorazione e creatività, in cui non si cerca una soluzione predefinita, ma si accompagna l’emergere di nuovi significati, risorse interiori e possibilità di trasformazione, in un clima di fiducia, rispetto e collaborazione.

"Ogni luce nasce da un’ombra che, finalmente, si svela. A volte è un'inquietudine che affiora piano, altre un desiderio sottile, una crepa da cui entra l’aria. Iniziare un percorso psicologico non è solo cercare una risposta: è dare ascolto a ciò che dentro chiede voce, tempo e presenza. È il primo passo di un cammino che non promette scorciatoie, ma offre un luogo in cui ritrovarsi, riscriversi, rinascere."