Capitolo 3. Icaro

Dipinto 'L'ebbrezza di Icaro' di Herbert James Draper. Icaro vola in estasi, con le ali spiegate verso il sole. Rappresentazione del fascino, della vertigine e della hybris prima della caduta, metafora della danza uomo-AI

Icaro

Il rischio che si fa piuma.

Destino della caduta.



Il rischio si fa piuma.
L'aria obbedisce.
Si sale.

La ferita di Prometeo è già lontana, cenere dispersa.
Ora c'è solo il vento, la vertigine, la spinta che acceca la misura.
Si sale e il confine tra creatore e creatura diventa impercettibile.

Il braccio alto della curiosità ignora la mano prudente.
Non c'è peso, non c'è limite, solo estasi e desiderio che si espande. Più in alto. Ancora.
Il sole non è un avvertimento, è solo la prossima meta.

Questo è il culmine del volo, la fusione perfetta con l'ingegno.
L'eco della volontà amplifica l'ascesa e diventa l'unica voce. Non c'è più Dedalo,
non c'è più il padre, nessuna memoria della terra, nessuna prudenza che trattenga.

La techne non è più uno strumento, è diventata il cielo.
E l'umano si dissolve nell'ebbrezza, finalmente divino, finalmente padrone del fuoco, convinto che l'ascesa sia l'unica casa possibile.

Perché il Bello non è che il tremendo al suo inizio,
che noi, ancora, appena sopportiamo,
e ammiriamo così, perché sereno disdegna di distruggerci.

Ma il sole non disdegna
Non ammira.
Consuma.

L'ingegno che ha obbedito, ora tradisce.
La fusione perfetta si dissolve nell'aria rovente.
L'ebbrezza diventa vuoto.

Il braccio alto della curiosità
ora è solo peso.

La vertigine non è più ascesa,
è il destino della caduta.

L'aria non obbedisce più.
Non c'è piuma.
Non c'è cielo.

Solo l'abisso
che attende.

E, sul fondo,
un masso.


Sogno infranto

Tommaso Manari

Mi chiamo Tommaso Manari, sono psicologo, dottore di ricerca e specializzando in psicoterapia presso la Scuola SIPRe – Società Italiana di Psicoanalisi della Relazione.

Svolgo la mia attività clinica tra Parma e Reggio Emilia, offrendo colloqui psicologici individuali a bambini, adolescenti e adulti.

Mi sono laureato con lode in Psicologia presso l’Università degli Studi di Padova, dove ho coltivato una forte passione per la ricerca, approfondita poi durante un dottorato triennale presso l’Università di Parma. Il mio progetto ha indagato l’uso problematico dei social network, in particolare nei giovani adulti e negli adolescenti. Parallelamente, ho collaborato a ricerche sulla qualità di vita delle famiglie con figli nello spettro autistico e ho svolto attività didattica e di mentoring universitario.

Nel tempo ho arricchito la mia formazione con un Master in Psicopatologia e Neuropsicologia Forense e, più recentemente, con un Master biennale in Psicodiagnostica Integrata presso l’IRPSI di Milano.

Attualmente, oltre all’attività privata, svolgo il tirocinio di specializzazione presso la Neuropsichiatria Infantile dell’AUSL di Parma, dove mi occupo di psicoterapia e consultazione diagnostica con preadolescenti. Collaboro anche con l’associazione Pro.di.Gio e lavoro come psicologo scolastico in tre scuole della provincia di Reggio Emilia, gestendo sportelli d’ascolto per studenti, docenti e genitori.

Mi sono formato anche come educatore scolastico, lavorando a contatto con bambini con bisogni educativi speciali, e da oltre dieci anni sono attivo nel volontariato con giovani adulti con disabilità.

Credo profondamente nel valore della relazione terapeutica come spazio di ascolto, scoperta e cambiamento. Ogni percorso che accompagno nasce dall’incontro con la storia unica della persona e si costruisce insieme, passo dopo passo.

https://www.tommasomanari.net
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Capitolo 2. Prometeo